Per l'ETF Bitcoin saranno due approvazioni separate
La questione è più complessa, e c'è chi parla di quotazione effettiva a febbraio
Caro investitore,
a meno che tu non abbia passato sulla luna gli ultimi giorni di scambi sui mercati, ti sarai accorto che l’entusiasmo è alle stelle, come non lo era da tempo.
Bitcoin, nel momento in cui questo numero del magazine si appresta a uscire, vola sopra i 37.000$, ma non è il numero in sé ad essere degno di discussione.
Siamo ai massimi da 18 mesi, quando ricorre esattamente un anno dalla più grande crisi che ha travolto il settore, quella di FTX.
E oltre all’ETF, stanno tornando anche in termini infrastrutturali grandi player della finanza tradizionale, che in molti avevano ritenuto persi per sempre.
Valkyrie: per gli ETF sarà approvazione in due fasi
Il capo di Valkyrie ha parlato chiaro. Una premessa: ha un ETF Bitcoin Spot in approvazione e dunque informazioni di prima mano su come stiano procedendo le cose.
Cosa ha detto? Ha ricordato al mondo che le approvazioni sono in realtà duplici: prima SEC finirà per approvare la richiesta degli scambi (NASDAQ e altri) per quotare il titolo e poi il titolo stesso.
È una procedura standard che può avvenire in due fasi e che potrebbe così scandire l’arrivo del prodotto più atteso di sempre sulle piazze USA.
Il capo di Valkyrie si è anche detto molto ottimista sul fatto che la prima delle approvazioni arriverà già a novembre. Poi ci sarà da discutere dei form S-1. Sono i form degli ETF stessi e che potrebbero essere ancora oggetto di commento da parte dell’agenzia di Gary Gensler.
Cosa vuol dire questo per chi investe? Vuol dire un’entusiasmo che continuerà a montare per poi culminare con la prima delle due approvazioni.
Con l’arrivo della seconda invece si chiuderà l’intero processo di approvazione. Per il capo di Valkyrie, parliamo di una quotazione effettiva in borsa a febbraio.
A febbraio poi si dovrà ragionevolmente fare i conti con gli acquisti di Bitcoin correlati all’ETF stesso. Si entrerà, in altre parole, nel vivo. E vedremo finalmente come reagirà il prezzo.
CME FUTURES superano i 100.000 BTC
Prima di tornare a parlare di ETF, sarà il caso di occuparsi di altre interessanti vicende che riguardano il mercato di Bitcoin. Per la prima volta il CME ha superato quota 100.000 Bitcoin per volumi di scambi.
Che cos’è il CME? È il più istituzionale dei mercati che quotano i futures su Bitcoin. È lo stesso mercato dei futures dai quali passano, sulle piazze USA, tutte le altre materie prime. Un mercato prestigioso, che data la taglia dei contratti interessa principalmente gli investitori istituzionali.
Ci sono diverse considerazioni da fare intorno a questa notizia: la prima è che la dipartita di Binance dagli USA ha sortito i suoi effetti.
La seconda questione riguarda il chi sta muovendo il prezzo in queste ore e in queste giornate così concitate. Per quanto ci sia un leggero recupero dei volumi spot contro quelli futures, è ancora sul mercato dei derivati che si muove il grosso delle trattative.
È un buon segno per chi crede nella ripresa di un bull market: gli investitori retail, i piccoli investitori che operano sul piano personale, non sono ancora tornati. E questo lascia tanto spazio a ulteriori corse del prezzo, su un periodo che speriamo sia sufficientemente lungo.
ETF non è stato prezzato, secondo Bitwise
Abbiamo parlato poco sopra del possibile doppio ciclo del prezzo di Bitcoin in relazione all’approvazione in due fasi dell’ETF. C’è chi crede che l’evento però non sia stato ancora prezzato.
Anche questa volta a parlare è un diretto interessato: è il CEO di Bitwise, altra società che ha un ETF in approvazione, di tipo spot, negli Stati Uniti.
Non è stato prezzato perché le persone che compreranno questo ETF non sanno ancora che arriverà. La maggior parte dei promotori sono un’audience neutrale per questo eTF non credono arrivi per il 2025. Se le persone che dovranno comprare questo ETF non sanno che arriverà in 2 mesi, non vedo come possa essere stato già prezzato dai mercati.
L’opinione è certamente ottimistica - e dovrà essere raffrontata come le altre con la realtà del mercato. A chi vi scrive però non sembra così campata in aria. Tolti gli addetti ai lavori, sono in pochi a seguire la vicenda da vicino.
In aggiunta, una volta che i prodotti di cui sopra saranno approvati, ci saranno interi eserciti di promotori che proporranno tali titoli in allocazione. Se questo sarà il caso - e al 99,9% sarà questo - ci sarà ancora da divertirsi.
La borsa tedesca punta su BTC e crypto?
Deutsche Börse è un conglomerato che gestisce, tra le altre cose, una delle borse più importanti del mondo. Il gruppo ha annunciato di voler aprire al mercato dei digital asset - cosa che dovrebbe comprendere a rigor di logica anche Bitcoin e crypto. La notizia l’abbiamo data in anteprima sul nostro sito, che ti consigliamo di seguire per aggiornamenti tempestivi sul mercato di Bitcoin e delle criptovalute.
Cosa cambierebbe un intervento del genere? Probabilmente tutto: in presenza di mercati importanti e strutturati per fare trading, probabilmente anche tanti istituzionali cesserebbero di avere remore nell’investire in Bitcoin.
Ci sarebbe anche un importante effetto pubblicità, e una sorta di legittimazione dell’intero settore. Vedremo se la promessa di procedere entro il 2026 sarà mantenuta.
Ci si potrebbe chiedere perché la borsa italiana sia così indietro su certi temi, ma è una discussione che riserveremo, possibilmente con i diretti interessati, ad altri numeri del nostro Magazine.
Per il momento ci si dovrà accontentare, si fa per dire, di tante ottime notizie che stanno spingendo il prezzo di Bitcoin, mai così in alto da maggio 2022. Un maggio 2022 che però in molti vorrebbero, giustamente, dimenticare.