Il 2024 caldo del mondo crypto: i due casi più importanti
Uno in tribunale, l'altro sui mercati: sarà un 2024 caldo, anche oltre gli ETF
Caro investitore, caro appassionato di criptovalute,
Il 2024 si è aperto con l'approvazione dei primi ETF Bitcoin Spot. Sono stati un evento importante, ma ce ne sono tanti altri che potranno cambiare per sempre il mondo crypto e Bitcoin.
Sono eventi sul piano legale, economico, finanziario, che tracceranno l'andamento in termini di prezzo, in termini di espansione di questi mercati e anche in termini di adozione.
No, non sono i temi che vengono cavalcati dai social e dai personaggi più in vista. C'è tanto di importante che in tanti ignorano - e c'è purtroppo tanto di non importante che invece viene rappresentato come cruciale.
L'anno dei tribunali
Il mondo crypto - e in particolare quello Bitcoin - vivono in quello che i più anziani dei nostri lettori ricorderanno come cyberspazio. Uno spazio digitale dove - si sognava - le leggi del pianeta Terra non sarebbero state applicate.
È vero che le agenzie governative e le polizie di mezzo mondo possono poco per quanto avviene sulla blockchain di Bitcoin e per quanto conta anche sulle altre.
Tuttavia chi ha costruito imprese, attività e si è addirittura quotato magari in borsa, deve sottostare alle leggi dei paesi in cui opera.
Alcune di queste riguardano cosa si può offrire o non offrire come servizio e le registrazioni che sono necessarie per farlo.
Coinbase e Binance, i due più importanti exchange al mondo, sono da tempo invischiati in una causa contro SEC, agenzia governativa USA che il grosso dei nostri lettori avrà imparato a conoscere.
Sono due cause che stanno entrando ora nel vivo e che - al contrario delle semplificazioni da social - sono molto complesse anche sul piano legale.
COSA SOSTIENE SEC: l'agenzia sostiene che entrambi questi exchange abbiano offerto contratti di investimento, che sarebbero poi rappresentati da diverse delle criptovalute che hanno a listino. Messa così, non rende giustizia però alla complessità del caso legale.
SEC ha recentemente riportato una vittoria importante contro Terraform Labs, la società che gestisce o sarebbe meglio dire gestiva l'universo Terra Luna e UST, una stablecoin legata al dollaro in modo algoritmico.
Perché ci importa? Perché SEC l'ha spuntata su UST definito come security - per quanto sia una stablecoin - in quanto lo stesso gestore offriva servizi con rendimento, in quel caso specifico Anchor. Il discorso così applicato sarebbe perfetto anche per BUSD, la stablecoin ormai in via di estinzione che veniva proposta da Binance. È un aspetto in diritto molto interessante e che potrebbe complicare la situazione dell'exchange fondato da CZ.
Sul caso Coinbase la questione è più articolata: non c'è nessuna stablecoin di mezzo e SEC dovrà dimostrare che anche soltanto una delle crypto citate in giudizio come security... lo siano. SEC basa il grosso delle accuse sulla presenza di Fondazioni che ne condizionano lo sviluppo, in CEO e personaggi più rappresentativi che hanno parlato troppo spesso di prezzi e cose di questo genere. Contro Ripple ha funzionato a metà. Chissà che non lo faccia però in queste due cause.
COSA SI RISCHIA: direttamente poco. Sono cause civili che risultano in genere in una multa per chi ha commesso violazioni. La questione è però più importante perché se dovesse passare la linea di SEC, ovvero che quei token sono delle security, allora tutti gli altri exchange e tutte le attività che offrono scambio potrebbero avere difficoltà a operare negli USA.
IL SENTIMENT OGGI: dalle prime battute del processo sembra che i giudici non siano pienamente convinti delle ragioni di SEC. E sembra che non sia così scontato che la spunti l'agenzia di Gary Gensler.
L'anno dell'halving
Andremo controcorrente su questo punto, ma partiremo comunque dagli inizi. L'halving è una procedura automatica che dimezza la quantità di Bitcoin che vengono prodotti in ogni blocco.
Sono una parte delle ricompense che vengono create dal nulla e che rendono profittevole il mining, attività che richiede l'impiego di importanti capitali e il consumo di energia elettrica.
Abbiamo tre di questi eventi nel mondo di Bitcoin (avviene circa ogni 4 anni, ovvero ogni 210.000 blocchi precisi) e tutti hanno fatto registrare un aumento consistente, all'interno del ciclo quadriennale, del valore di $BTC sui mercati.
Abbiamo qualche problema però con questa lettura. O meglio, non riteniamo che il discorso sia così automatico, così come riteniamo che non sia così automatico il classico calo di $BTC poco prima che l'halving arrivi.
Bitcoin è un asset oggi molto diverso
Se la situazione del 2020 può essere presa certamente ad esempio, è difficile farlo con quelle precedenti, del 2016 e - a maggior ragione - del 2012. Per i primi due halving siamo nella preistoria di Bitcoin come asset finanziario, sia in termini di valore che di volumi. E dare una lettura così rigida partendo da eventi così ridotti per numero ci sembra un azzardo non da poco.
Allora Bitcoin non salirà come all'interno degli altri cicli?
Nessuno sta affermando questo. Quello che ci preme sottolineare è la necessità di analisi di respiro più ampio. È vero che verranno prodotti nuovi Bitcoin a velocità dimezzata rispetto a quanto avviene oggi, ma parliamo pur sempre nel corso di un anno di una riduzione di circa 150.000 Bitcoin di nuova produzione l'anno. È una cifra importante, ma facciamo un raffronto ora con un altro degli eventi importanti di queste ultime settimane, l'arrivo dell'ETF.
Gli ETF, in soli 9 giorni di trading quando pubblichiamo questo numero del Magazine, hanno già accumulato una somma simile. In termini di riduzione dell'offerta c'è sicuramente qualcosa. Ma anche la domanda dovrà fare il suo. Occhio a pensare che si tratti di una bacchetta magica che governa sempre e comunque l'andamento di Bitcoin. E occhio a trovare pattern ricavandoli da 1 solo evento simile paragonabile per portata.
Ancora: non stiamo affermando che non ci sarà un nuovo ciclo: stiamo dicendo che quando si è alla disperata ricerca di un pattern, lo si vede ovunque. Sì, il riferimento è a tanti stregoni da X che, pur vantando centinaia di migliaia di follower, hanno come unico pregio quello di essere arrivati con un modello semplice quando il pubblico intorno a Bitcoin era scarso, sia in termini numerici, sia troppo spesso in termini di sofisticazione finanziaria.
Storie che non lo erano
Si è data tanta attenzione, con un pizzico di curiosità principalmente in Italia, al caso Craig Wright v. COPA. Da un lato colui che afferma - invero fino a oggi in assenza di prove credibili - Satoshi Nakamoto. Dall'altro una sorta di consorzio di molte aziende del settore crypto (e anche meno crypto),
Wright avrebbe offerto un accordo alla controparte, affermando su X, tra le altre cose, che le sue cause legali non hanno mai avuto come focus principale quello di dimostrare il fatto che lui fosse Satoshi Nakamoto.
Il punto - e perdonateci un po' di cinismo qui - è che nessuno scriverebbe di chi crede di essere il nuovo Napoleone, pur magari vantando una lontanissima parentela.
Si dovrebbe fare lo stesso per certe vicende, che oltre che a distruggere la vita di alcuni che hanno osato mettersi contro il sedicente Satoshi, non sono riuscite ad ottenere granché. Ci avranno guadagnato gli avvocati, ma non è questo quello che ci interessa.
Ci avranno guadagnato forse del seguito, dell'attenzione, dell'engagement quelli che sono sempre in cerca del prossimo trend anti Bitcoin da cavalcare. Ma anche di quelli si può evitare di scrivere.
thanks