SEC apre TUTTO: le 5 RIVOLUZIONI crypto (anche di prezzo) che aspettano gli investitori
Paul Atkins, nuovo presidente di SEC, vuole il liberi tutti. Ecco chi se ne avvantaggerà
Paul Atkins era già stato a capo di SEC, quando il presidente era George W. Bush e quando le cripto non erano neanche nei pensieri di chi poi avrebbe inventato Bitcoin. Oggi è tornato, è stato scelto da un'amministrazione che punta tutto sulla deregolamentazione finanziaria ed è il più bel regalo che ci si potesse aspettare dagli USA, almeno per chi investe in crypto.
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Per la prima volta in modo organico, intervenendo in una delle tavole rotonde periodiche di SEC, Atkins ha fatto un assist all'intero comparto. Un assist che i mercati hanno digerito piuttosto rapidamente e che segnala già vincitori e vinti di questo nuovo ciclo del mondo crypto.
È il ritorno, prepotente, della DeFi, la finanza decentralizzata che a un certo punto del precedente ciclo aveva dovuto interrompere l'innovazione per paura di finire sotto la scure di SEC. Oggi però a capo di SEC non c'è più Gary Gensler e Paul Atkins, fedele alla sua storia di libertario dei mercati, è pronto a cambiare tutto.
Seguire leggi, leggine, pronunce politiche e sparate pubbliche negli USA non è sempre facile. E in un mondo che conta almeno 10.000 crypto tra quelle listate a qualche livello su qualche scambio rilevante può essere difficile capire cosa andrà a muoversi. Una prima risposta l'hanno data oggi i mercati. Noi vi spiegheremo perché - e quali saranno le 5 crypto che potranno godere di più del nuovo regime.
📉 1. Dominance di Bitcoin finalmente in calo?
Il dato delle ultime 24 ore è piuttosto emblematico. Abbiamo visto correre tante crypto alt, a partire da Ethereum, con le mosse di Bitcoin che sono state invece molto più modeste. È un segnale significativo, il più significativo fino a oggi.
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La reazione è tutta dovuta (o quasi) agli interventi di Paul Atkins, che premiano ovviamente chi era nel limbo e non chi, come Bitcoin, godeva già della piena libertà di operare, dato che non è mai stato considerato una security.
Ethereum forte: perché rimane il centro della DeFi, nonostante siano arrivati tanti concorrenti, vedi Solana;
Uniswap che macina: perché come vedremo più avanti potrebbe essere tra quelli che si avvantaggeranno di più di uno dei regimi proposti da Atkins;
Bene anche il resto del comparto, che è quello più incerto sul piano legale. È certamente curioso che in tanti non si fossero già posizionati, perché da mesi su Criptovaluta.it® battiamo sulla grande importanza dell'arrivo a capo di SEC di uno come Paul Atkins.
La dominance, il grafico è molto emblematico, ne sta risentendo in negativo. È naturale: Bitcoin arriva da una corsa importante e quasi tutta in solitaria, anche grazie agli investimenti istituzionali.
🧑⚖️ 2. Broker Rule: grande favore a Uniswap (e simili)
Paul Atkins ha parlato di una formula che a molti non dirà nulla, ma che è la vera rivoluzione per il mondo crypto: innovation exemption.
Cosa significa? Significa esentare da certi obblighi certi operatori crypto, in particolare i protocolli di Finanza Decentralizzata.
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E quindi? Quindi tanti protocolli potranno sviluppare in libertà, senza temere ad esempio di essere accorpati ai broker classici, con tutto quello che ne consegue in termini di capacità operativa e libertà.
Da cosa saranno esenti? Se dovesse passare l'idea di Paul Atkins, verrebbero meno le cosiddette broker-dealer rules. Sono regole molto complicate, costose da rispettare e che mal si sposano con l'impianto della DeFi.
=> Registrazione con SEC: hanno avuto durante l'era Gensler difficoltà a ottenerla anche gli exchange classici, figurarsi gli scambi automatici in DeFi.
=> Obbligo KYC clienti/utenti: ovvero l'identificazione di chi utilizza il protocollo. Anche questa una cosa impossibile con i canoni attuali (e anche futuri) della DeFi.
=> Registrazione statale: oltre a quella SEC, stato per stato dove si vuole operare;
=> Membri SIPC: i protocolli finirebbero per doversi registrare alla Securities Investor Protection Corporation, che serve a proteggere dall'insolvenza i clienti.
=> FINRA: parimenti dovrebbero diventare membri di FINRA, una sorta di associazione che auto-regola le società che offrono brokering.
Non ci sarà nulla di tutto questo, e quindi...
Uniswap è un protocollo DeFi puro, ma almeno secondo certe interpretazioni delle regole attuali, potrebbe incontrare ostacoli soprattutto se dovesse trasferire da account a account token che vengono considerati securities. Proprio sfruttando queste leggi SEC aveva provato in passato a colpire l'intermediario.
Ora chi gestisce Uniswap può dormire sonni tranquilli: se dovesse passare infatti l'impianto di regole che è per ora solo nella mente di Paul Atkins, il protocollo potrebbe lavorare in modo molto più tranquillo anche negli USA.
Già oggi è assolutamente dominante nel suo settore di riferimento. Lo sarà ancora di più? Non è importante. Quel che conta è che ci sarà un rinforzo a un comparto, quello dei DEX che già oggi è uno dei gangli più importanti del mondo crypto.
Cos'è che fa Uniswap? Uniswap offre uno scambio tramite smart contract da una crypto all'altra. Funziona in modo decentralizzato, anche se c'è una Foundation che ne regola lo sviluppo. È una no-profit, ma questo non la mette tecnicamente al riparo dagli interventi di SEC. Per questo motivi quanto pronunciato da Paul Atkins ha enorme rilevanza.
🏴☠️3. Curve, AAVE e gli altri gangli del mondo DeFi
C'è un aspetto che in molti ignorano. Se un pezzo della finanza tradizionale arriverà su DeFi, avrà bisogno di infrastruttura. O meglio, l'infrastruttura di un certo livello sarà sempre più rilevante.
AAVE: non è l'unica a offrire certi servizi, ma è di gran lunga la più strutturata. Il fulcro di AAVE (token $AAVE) è quello di offrire prestiti arbitrati da smart contract, dove di fatto gli interessi sono regolati dal mercato più libero che esiste.
Con l'intervento di Atkins può dirsi scongiurato ogni tipo di attacco a questa infrastruttura. E il già ricchissimo protocollo potrà assumere un ruolo sempre più importante anche per una finanza che sarà all'incrocio tra quella nuova (DeFi) e quella più datata (ovvero quella TradFi).
AAVE ha anche un altro enorme vantaggio: ha già infrastruttura per offrire pool private che sono utili a chi ha particolari necessità di carattere legale. Le parole di Atkins rinforzano tutta la DeFi e in particolare i protocolli che sono già molto solidi.
CURVE: è di fatto il Forex delle stablecoin. Perderà rilevanza una volta che a competere in questo comparto ci saranno anche le banche, che emetteranno loro stesse stablecoin? Avrebbe potuto, se dagli USA fosse arrivata una stretta sul mondo più anarchico delle crypto. Il token da seguire è $CRV, che pur essendo un mero token di governance, segue la forza del protocollo come se si trattasse di un'azione.
🌎 4. Mondo Ethereum non vuol dire soltanto Ethereum
Il mondo Ethereum non è composto solo da $ETH, che pur rimane una scelta blue chip almeno rispetto al resto del comparto. Ethereum è un ecosistema complesso, con tanti protocolli che offrono servizi su Ethereum e interni al funzionamento di Ethereum. Vi avevamo promesso 5 crypto da seguire, ma in realtà sono molte di più.
Per chi segue il canale Telegram VIP poche di queste saranno sorprese. Dato che sospettiamo che molti di voi non siano ancora iscritti, sarà il caso di elencarle qui:
=> Lido: anche se lo staking, almeno nella visione di Atkins, sarà un servizio che gli intermediari centralizzati potranno offrire senza problemi (al contrario di quanto credeva Gensler), Lido insieme a RocketePool rimarrà una parte fondamentale di questo settore, fosse anche soltanto perché è estremamente liquido. Il token da seguire è $LDO: anche qui è una mera questione di governance, ma il prezzo si muove con le buone notizie che muovono il mondo ETH.
Cosa fa Lido Finance? Ti permette di mettere in staking i tuoi $ETH e ottenere in cambio $stETH che maturano rendimenti e che sono estremamente liquidi. Una soluzione sicura e meno centralizzata di quella degli exchange.
=> Layer 2: come Arbitrum e Optimism. Inutile girarci intorno, sono ormai essenziali al funzionamento dell'intero ecosistema Ethereum. I token di riferimento sono $ARB e $OP, insieme a Base alimentano praticamente tutto ciò che di nuovo avviene su Ethereum e non possono essere ignorati.
Cosa fanno i layer 2? Sono come una rete aggiuntiva che raccoglie poi ordini e li sposta su rete Ethereum in modo "compatto". Rendono tutto l'ecosistema più scalabile e ne abbassa i costi. Sono forse responsabili della scarsa performance di $ETH in termini di prezzo, ma ne hanno aumentato - e di molto - la portata e la rilevanza.
⛓️💥5. Chi collega, vince
Chainlink e Wormhole: sono parte integrante del movimento che vuole mettere insieme tutte le chain migliori. Offrono servizi irrinunciabili (il secondo però in un regime di grande competizione). Il primo è oracolo più possibilità di comunicare tra più chain, il secondo un ecosistema di bridge.
Hanno già "agganci" di enorme importanza. Chainlink partecipa a iniziative anche delle banche centrali, Wormhole è indirettamente legata a BlackRock e ben inserita anche nel trend RWA. Da seguire entrambe - $LINK e $W.
DISCLAIMER
I contenuti di questi approfondimenti non sono consigli di investimento. Sono analisi su quanto sta avvenendo sul mercato e sui progetti che certamente si mostrano con maggiore forza.
Non è una sollecitazione all'acquisto. Gli investimenti, tutti, presentano rischi considerevoli che, in particolare nel mondo crypto, possono essere eccessivi per l'investitore medio.