L'halving di Bitcoin e la fiera degli improvvisati
Ogni quattro anni Bitcoin si gode il suo halving. Forse dovremmo anche dimezzare però le fesserie che si scrivono
Caro investitore,
quando riceverai questo numero del nostro settimanale, mancheranno poco più di 24 ore all’halving di Bitcoin. E quando lo avrai letto, probabilmente sarà già alle spalle.
Niente di sconvolgente: è la meravigliosa macchina di Bitcoin, che funziona senza capi, senza banche centrali, senza riunioni dei massimi vertici. Di vertici, dopotutto, non ne ha.
Non c’è motivo di preoccuparsi, se non del pessimo stato in cui continua a versare la stampa (mondiale, ma in particolare italiana), sul tema Bitcoin e crypto.
La settimana che ci stiamo per lasciare alle spalle ci ha regalato una grande perla - e una forse più piccola, ma comunque significativa. Tutto questo mentre la conoscenza delle cose del mondo (anche Bitcoin), continua a essere a portata di click.
Meritiamo di più, merita di più Bitcoin e merita di più il giornalismo, a patto che voglia conservare quel poco che rimane del suo status, cosa della quale - lo diciamo senza peli sulla lingua, incominciamo a dubitare.
Iran shorta Bitcoin per pagarsi i missili
L’Iran ha lanciato un attacco verso Israele con droni e missili che qualcuno avrà pure dovuto pagare. Come hanno fatto? Semplice: hanno venduto i loro Bitcoin, oppure hanno shortato BTC sul mercato dei futures, oppure entrambe le cose.
La teoria non è frutto del nostro sacco, ma è stata pubblicata da Il Giornale, che ha ripreso un sedicente (o una sedicente?) esperto/a di geopolitica delle crypto, qualunque cosa questa voglia dire.
La storia, anche ai meno svegli e interessati, dovrebbe quantomeno puzzare. Non si è capito com’è che si possano pagare missili e droni costruiti probabilmente mesi o anni fa con Bitcoin venduti oggi. C’era qualche tipo di contratto? Erano come collaterale per il pagamento dilazionato delle parti? Che prove abbiamo di questi trasferimenti?
Per quanto riguarda l’ultima domanda, assolutamente nessuna. E anche all’interno dell’articolo, che non linkiamo per non offrirgli ulteriore visibilità, in realtà non ce ne sono. Se non un richiamo a un tweet di Ash Crypto, account non sempre sul pezzo e che spesso gioca a metà tra verità e bugia per fare engagement farming.
La cosa più comica dell’intera vicenda? Sul tweet di Ash Crypto c’è chiaramente scritto che si tratta di una teoria creata senza alcun tipo di prova. A quanto pare però, tanto per i sedicenti esperti di crypto geopolitica, quanto per chi scrive su blasonati quotidiani, non c’è stato tempo di guardare. E anzi, si è presa una lettura veloce di un account appunto senza alcuna credibilità - e che aveva addirittura scritto del tweet made up, inventato - come fonte per un’articolessa priva di ogni dignità intellettuale e di rispetto per i propri lettori.
È capitato in passato? Sì. Capiterà di nuovo? Purtroppo sì. Quello che possiamo fare però è iniziare a sviluppare una sorta di scudo verso la qualunque che si legge purtroppo con troppa frequenza sui principali giornali mainstream.
Il mistero dell’halving alle 21:48 di venerdì
L’altro articolo curioso - e certamente meno grave - è comparso sul noto quotidiano che si occupa di cronache finanziarie in Italia. Ed è apparso addirittura in prima pagina.
Domani per Bitcoin inizia una nuova epoca. Perché scatta il quarto halving della storia della criptovaluta ideata da Satoshi Nakamoto nel 2008 dal programmatore tutt’oggi misterioso che si cela dietro lo pseudonimo Satoshi Nakamoto. Halving in inglese vuol dire “dimezzamento”. Ed è proprio quello che accadrà alle emissioni quotidiane di Bitcoin: dalle 21:48 del 19 aprile non saranno più creati 6,25 Bitcoin per ogni blocco di transazioni […]
L’halving di Bitcoin avverrà alle 21:48 di venerdì? Con ogni probabilità no. Ma anche se dovesse avvenire alle 21:48, si tratterebbe di un caso estremamente fortuito, per il semplice motivo che non è possibile calcolare con precisione l’avvenimento.
L’halving di Bitcoin avviene ogni 210.000 blocchi. Ogni blocco, in media, dovrebbe impiegare 10 minuti. E l’inghippo sta tutto in quella piccola parte della frase, in in media, perché non abbiamo alcuna garanzia che ogni blocco da qui all’halving venga prodotto ogni 10 minuti.
Basterà guardare ai blocchi prodotti poco prima del completamento di questo articolo. Nel giro di soli 42 minuti ne abbiamo avuti ben 7, mentre il conto della serva fatto dal famoso giornale avrebbe dovuto richiedere… circa 70 minuti. È possibile inoltre che i blocchi ci mettano molto di più a essere prodotti, come nel caso che riportiamo qui sotto, dove in un’intera ora se ne sono prodotti soltanto quattro.
È una questione certamente non banale e non sempre facile da comprendere, ma quello che fanno i miner è un tentativo, moltiplicato per miliardi di volte. Questo tentativo può dare i suoi frutti subito, oppure può rivelarsi vano anche oltre la statistica. Quel che conta per il protocollo è che i blocchi all’interno di un intervallo di 2.016 blocchi prodotti sia vicino ai 10 minuti.
Che ci sia una media perfetta di 10 minuti da qui all’halving è possibile, ma comunque non prevedibile con la precisione sulla quale invece sembrava contare il grande giornale. E ripetiamo che anche nell’ipotesi in cui dovesse avvenire alle 21:48 si tratterebbe di fortuna, e non di un calcolo preciso, che ad oggi non si può fare (e che non si potrà fare fino all’ultimo blocco!).
Meritiamo di più
Come lettori meritiamo certamente di più. Come testata giornalistica registrata cercheremo di fare ogni giorno la nostra, anche se appare, in giornate come questa, la famosa lotta di Don Chisciotte contro i mulini a vento.
Con il vostro sostegno però siamo certi di potercela fare, o almeno di poter offrire al pubblico italiano un’alternativa più pensata, più corretta, più trasparente e più sul pezzo quando si parla di Bitcoin o di crypto.
Per puro diletto ho fatto due calcoli spannometrici. La media sugli ultimi 20 blocchi di oggi (18 aprile) era di un blocco ogni 5.45 minuti con una deviazione standard di 3.6. Azzardando una stima entra 1 sigma, la forbice della previsione va dalle 23:40 di stanotte fino alle 23:40 di domani 19 aprile, con un valore centrale pari alle 11:40 del 19 aprile. Quindi chi ha stimato 21:48 deve avere poteri paranormali, oppure ignora la statistica elementare, perché non ha nemmeno scommesso sul valore atteso. :D