Le stelle si sono allineate a Bitcoin, Ethereum e crypto
Una curiosa combinazione di fattori ci offre un assaggio di quello che sarà, a breve, nel mondo crypto e Bitcoin
Caro investitore,
È arrivata la settimana X, quella che tutti aspettavano, quella del lancio degli ETF Ethereum negli Stati Uniti.- Un lanio buono per volumi (e un po' meno buono per inflow, ma vedremo dopo perché), che però dobbiamo necessariamente lasciarci alle spalle, in un mondo, quello crypto, che viaggia fortunatamente alla velocità della luce.
È già tempo di concentrarsi sui prossimi ETF e sulle prossime evoluzioni finanziarie di un mondo che sta attraversando egregiamente un periodo di grande confusione anche sulle piazze finanziarie classiche.
E c'è da parlare anche di quanto sta succedendo sul fronte politico: Bitcoin e crypto non ne hanno bisogno, ma dicono i più cinici che è comunque sempre meglio averli dalla nostra parte che vivere con metaforici fucili puntati alzo zero.
ETF Ethereum: benvenuti a Wall Street
Non ci dilungheremo molto, dato che ne abbiamo parlato di nuovo stamattina sul sito e dato che ne abbiamo parlato anche nei precedenti numeri del Magazine. Come previsto, gli ETF sono arrivati a Wall Street, nel momento in cui leggerai questo numero del magazine avranno fatto scambi per 2 o 3 sedute e sono partiti con buoni volumi.
Tutto secondo le attese dei più ottimisti, se non fosse per un'enorme quantità di ETH in uscita dal vecchio fondo di Grayscale. A chi ha seguito anche il lancio degli ETF Bitcoin non sembrerà nulla di inaspettato, ma la proporzione è oggettivamente al di fuori di ogni possibile previsione. In 2 giorni l'ETF di Grayscale ha infatti liquidato quasi il 10% di tutto il patrimonio con il quale si era già presentato sul mercato.
Per avere un rapporto, nel caso del lancio del medesimo ETF ma su Bitcoin, durante i primi 2 giorni le fuoriuscite erano state del 2%.
Tutti vogliono mettere il cappello su Bitcoin
Ci sono vecchie conoscenze della politica che strizza l'occhio a Bitcoin, come la senatrice Cynthia Lummis, che alla fiera delle fiere di BTC, Bitcoin 2024, dovrebbe presentare una legge che imporrebbe a Federal Reserve di conservare dei Bitcoin come riserva strategica. Si tratta - ne abbiamo parlato qui più in dettaglio - nel migliore dei casi di una proposta, che dovrà trovare sponde al Congresso. E sponde importanti.
Per valutare la possibilità di certe sponde, è alle "nuove conoscenze" di Bitcoin che si deve guardare. Seguendo un po' l'esempio di San Paolo, Donald Trump si è convertito dopo essere stato un relativamente acceso nemico di Bitcoin. E parteciperà, il 27 luglio, alla stessa convention di cui sopra.
Ora la giocata perfetta sarebbe quella di appoggiare - le chiacchiere elettorali alla fine impegnano zero - la proposta di Lummis, nella speranza che non se ne parli più. E questo però potrebbe essere una di quelle micce in grado di innescare il mercato intrappolato nella noiosa calura estiva.
È un bene che tanti politici ora si siano convertiti? La cosa in realtà non importa. Bitcoin continua a proporre blocchi, con o senza l'appoggio di questo o quel politico. Tuttavia i mercati vivono anche di entusiasmi - spesso facili - e ogni tipo di apertura non potrà che essere il benvenuto.
Solana è la chiave
Opinione impopolare: per la svolta del resto del mondo crypto tutto dipenderà da Solana. Chi ci segue sa che VanEck e 21Shares hanno già inviato una richiesta per l'approvazione di un ETF spot su $SOL.
I più cinici ci ricorderanno che tra le richieste e l'approvazione possono passare degli anni. E hanno anche ragione nel ricordarcelo.
Tuttavia, vedere al punto sopra, la questione sta diventando politicamente scottante - e una parte della partita potrebbe giocarsi proprio sull'ok (o sul non ok) agli ETF Solana.
Chi non investe in Solana si chiederà: ok, ma perché dovrebbe interessarmi? Dovrebbe interessarti perché in realtà passato Solana può passare letteralmente di tutto. Non perché ce l'abbiamo con Solana, ma perché è SEC a non vederla di buon occhio. Citata come security in diversi procedimenti, incarnazione di tutto ciò, secondo Gensler, non va nel mondo crypto.
Se dovesse ricevere l'OK, non ci sarebbero più ostacoli praticamente per nessuno.
E chi mai quoterà un ETF su small cap oppure su crypto con volumi non entusiasmanti?
La risposta arriva da Hashdex. Il piccolo gestore di capitali ha inviato poche ore fa una richiesta di approvazione per un ETF che conterrà Ethereum e Bitcoin. Ok, e quindi? Il diavolo, come dovresti aver imparato su questo Magazine, si nasconde spesso nei dettagli.
La richiesta di approvazione include la possibilità, in futuro, di includere altri asset, una volta che questi avranno un loro ETF o stanno comunque cleared da SEC.
Quindi sì, possibilità di paniere anche su crypto che da solo forse non si meriterebbero un ETF. E da qui il limite è... il cielo.