I 5 personaggi più importanti nel 2023 - Bitcoin e crypto
È tempo di bilanci di fine anno. Ed è tempo di guardare alle persone che hanno indirizzato maggiormente il 2023 per Bitcoin e crypto.
Caro investitore,
il 2023 è stato un anno brillante per Bitcoin e crypto in termini di prezzi. E ci sono dei personaggi che, almeno a nostro avviso, hanno contribuito a definire la traiettoria, di prezzo e ideale, di Bitcoin più di altri.
Essendo tempo di bilanci di fine anno, abbiamo deciso di raccoglierli nel numero con il quale chiudiamo l’anno che ha visto questo Magazine nascere e raccogliere già importanti adesioni.
Ci sarà qualche sorpresa, e ci saranno personaggi che alla community, agli investitori e anche ai più integralisti degli investitori in questo comparto piaceranno poco.
Poco male, in questi giorni che ci separano dal Capodanno il vero delitto non è quello di essere impopolari, ma di essere… noiosi.
1. Larry Fink
Larry Fink è il CEO di BlackRock e certamente, almeno fino a giugno, non un amico di Bitcoin. In passato aveva definito $BTC come asset per terrorismo e riciclaggio di denaro, salvo poi farsi fulminare sulla via di Michael Saylor.
Non crediamo che si tratti di una conversione autentica: Larry Fink macina miliardi vendendo strumenti di investimento al pubblico e trattenendo per la sua BlackRock una commissione. E probabilmente con la giusta domanda e i giusti incentivi impacchetterebbe in ETF qualunque bene possibile e immaginabile.
Lungi da noi farlo passare per padre fondatore di Bitcoin. C’è però un fatto inequivocabile: senza l’impegno di BlackRock mai si sarebbe arrivati a questo punto con gli ETF, anche per gli altri gestori.
Larry Fink ha potuto mettere sul tavolo il potere economico e soprattutto il potere politico dell’azienda che conduce da decenni e ha contribuito a cambiare gli atteggiamenti di una SEC che non voleva assolutamente sentirne parlare.
Sarà positivo per Bitcoin? Sarà negativo? A prescindere dal prezzo sarà una discussione da affrontare con toni il più possibile intelligenti, cosa che purtroppo non si è fatta fino a oggi.
2. Changpeng Zhao
Si può cambiare il mondo anche facendosi da parte. Changpeng Zhao, uno dei personaggi più discussi del mondo crypto anche perché fondatore e a capo dell’exchange più di successo di sempre, si è fatto da parte.
Anche qui dubitiamo che sia stata una decisione autonoma. Sul piatto c’erano infatti la possibilità per Binance di continuare a operare negli USA e per Zhao di evitare il carcere.
Sta di fatto che è stata una decisione sofferta, che immaginiamo non sarà stata presa a cuor leggero e che ha visto prevalere gli interessi di un’impresa importante come Binance rispetto a quelli, che saranno pur esistiti, di carattere personale.
Secondo un recente articolo di Bloomberg, l’ottimo 2023 del mondo crypto avrebbe fruttato a Changpeng Zhao un incremento del proprio patrimonio di 25 miliardi di dollari, con annesse lamentele del giornale (è più di 5 volte la maxi-multa che gli USA hanno comminato a Binance).
È uscito di scena, ha ancora Bitcoin e crypto in portafoglio, e forse eviterà anche la galera (per quanto per un breve periodo). Si è meritato, decidete voi se eroe o villain, il suo posto in questa classifica.
3. Sam Bankman-Fried
Sam Bankman-Fried è il simbolo di tutto quello che il mondo crypto non sarebbe mai dovuto essere e che ora è stato scaricato per fare la pulizia di cui tutti avevano bisogno. Poche settimane fa si è tenuto il processo che con ogni probabilità lo costringerà a passare una buona parte del resto della sua esistenza in un carcere federale, dopo un tentativo di difesa davanti alla giuria tanto sbilenco quanto impossibile.
Un personaggio certamente molto diverso da Changpeng Zhao, così come è diversa la situazione con la quale FTX ha lasciato i propri ex-clienti. Non c’è nessuno, da Binance, che lamenta la scomparsa di anche soltanto 1 euro, mentre da FTX continua, nonostante il recupero del settore crypto, una manovra molto complicata per coprire almeno in parte il buco.
Sam-Bankman Fried si merita il terzo posto di questo 2023 perché simbolo del fatto che possiamo certamente fare a meno di certi personaggi, di certe imprese e di certi modi di fare.
Peccato che abbia probabilmente pagato lui per tutti: non sembra siano emerse responsabilità da parte di chi gli ha aperto le porte che contano, comprese quelle di SEC e dei massimi livelli della politica. E tra i tanti che avevano promosso FTX e oggi si trovano a fronteggiare delle class action, non compaiono quei politici di rango che avevano partecipato agli eventi dell’exchange ormai defunto.
4. Gary Gensler
Il 2023 sarà ricordato anche come l’anno della resa di Gary Gensler, chairman di SEC che dovrà - a meno di stravolgimenti veramente clamorosi - mettere la firma sull’approvazione degli ETF Bitcoin Spot e probabilmente anche su quelli Ethereum.
Quella di Gary Gensler è una storia assai particolare: conosce benissimo come funziona Bitcoin e anche come funziona il resto, tanto da tenere corsi al MIT sul tema, in una delle università più importanti del pianeta.
Tuttavia - vuoi perché il fronte politico che lo ha portato a capo di SEC la pensa diversamente, vuoi perché il ruolo di capo dell’agenzia richiede ben altri atteggiamenti - non ha mai avuto un atteggiamento morbido. Sotto la sua guida le cause contro exchange e progetti crypto sono aumentati a dismisura.
E sempre sotto la sua guida SEC ha incassato la peggiore sconfitta di sempre, quella contro Grayscale: è da questa sconfitta che si è aperto il Vaso di Pandora degli ETF Bitcoin Spot. Ed è per questa sconfitta che Gary Gensler passerà alla storia.
5. Jamie Dimon
Sappiamo che probabilmente vi aspettavate un personaggio più vicino a Bitcoin. E invece il quinto di questa speciale classifica del 2023 è un nemico giurato e storico di Bitcoin.
È Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, che più volte in pubblico ha attaccato Bitcoin, definendolo strumento per riciclare il denaro e nulla più.
Bitcoin, come dicono gli americani, è certamente humbling, ovvero tende a far abbassare la cresta a chi prova a fare il prepotente, che si tratti di grandi CEO, di trader, di analisti e economisti.
E anche questa volta ha fatto il suo compito: JPMorgan farà da AP per l’ETF di BlackRock, ovvero sarà un ingranaggio fondamentale del funzionamento di un prodotto che porterà $BTC anche a Wall Street. Si sarà convertito? Non ci interessa. La forza di Bitcoin è proprio quella: nessuno, già oggi, può remargli contro senza fare la figura del fesso. Neanche Jamie Dimon.