ETF Ethereum: tutto quello che DEVI SAPERE (e non ti hanno detto)
Saranno prodotti di grande appeal per il mercato USA. E di gran lunga migliori di quelli europei
Caro investitore,
L'estate non è certo il momento giusto per riposare per gli appassionati di criptovalute. E anche per gli appassionati di mercati tradizionali. Nella tarda serata di mercoledì 17 giugno tutti i principali gestori degli ETF Ethereum che saranno lanciati negli USA hanno inviato l'ultimo aggiornamento.
Ora abbiamo tutti i dati per capire come funzioneranno questi prodotti, quante commissioni chiederanno e soprattutto come potrebbero collocarsi rispetto a quelli europei, per quanto per chi è residente in Europa l'accessibilità agli ETF quotati negli USA non sia proprio delle migliori.
Si è parlato tanto di ETF Ethereum, ma forse non dei dettagli più importanti. Quei dettagli dove, racconta un proverbio italiano, è solito nascondersi il diavolo.
Commissioni: USA batte sempre Europa
La prima questione interessante - anche un po' per lamentarsi - è quella delle commissioni. Con gli ETF Bitcoin negli USA si era partiti con commissioni già molto basse - e molto più basse di quelle europee. Per gli ETF Ethereum, i nostri amici americani si godranno comunque prodotti molto più economici di quelli quotati in Europa.
Le commissioni sono assolutamente identiche a quelle su Bitcoin
Certo, gli USA possono contare su economie di scala importanti, e i gestori su un mercato estremamente liquido che fa impallidire tutte le altre grandi piazze mondiali. Ma rimane comunque un po' di rammarico nel vedere commissioni che sono nel peggiore dei casi del 50% più basse della migliore offerta europea.
Niente staking, ma in futuro...
Ethereum supporta lo staking. Non entreremo però nel dettaglio tecnico della vicenda, dato che non è questo il luogo né il momento per parlarne. Immaginate lo staking come una sorta di bond: offrite i vostri Ethereum e vi viene pagato un interesse, che in realtà è la retribuzione per chi partecipa al processo di validation del network.
Chi detiene Ethereum per i fatti propri senza ETF USA, può portare a casa delle percentuali, in Ethereum, che non saranno stratosferiche, ma che rendono comunque un 3% annuo.
Gli ETF non potranno mettere in staking gli ETF - e dunque chi compra gli ETF rinuncerà virtualmente a un 3% di guadagni annui. Nel mondo normale sarebbe sufficiente per rendere questi prodotti invendibili.
Invece nel fare staking, anche tramite parti terze, ci sono complicazioni tanto legali quanto di interfaccia che per l'ampia parte delle persone normali, quelle che non passano le giornate a spippolare con i wallet, sono insormontabili.
In breve: non saranno un ostacolo alla vendita e diffusione di questi prodotti.
La buona novella
C'è una parte di buona novella. Hester Peirce, che dei cinque commissari votanti in SEC è quella più vicina al mondo crypto, si dice aperta a riconsiderare la questione in futuro. Quale futuro? L'unica risposta che possiamo darci è quella del post-Biden, o comunque post-Gensler.
Venderanno tanto
Gli americani direbbero mark my words. Noi lo diciamo in italiano: ricordatevi di quanto stiamo scrivendo. Gli ETF Ethereum venderanno tanto. Meno di quelli Bitcoin, per ovvie ragioni, ma comunque cifre che batteranno le previsioni. E ci sono un mucchio di buone ragioni per essere ottimisti su questo specifico aspetto:
Diversificazione
Anche a noi sembra - almeno a tratti - non il modo più intelligente di procedere, data l'alta correlazione tra Bitcoin e Ethereum. Tanti però dei grandi player che hanno già acquistato ETF Bitcoin, compreranno una parte di ETF Ethereum. Questo perché devono rispondere a logiche di diversificazione, anche interne, che per quanto possano apparire assurde, esistono.
Buona narrativa
Le narrative messe in piedi da Bitwise e BlackRock funzionano e funzioneranno. Ethereum è il futuro dell'infrastruttura finanziaria, è l'AppStore del mondo crypto, è tante cose, tutte utili. Con queste narrative convincere un pubblico relativamente ampio ad acquistare questi prodotti.
ETF degli ETF
Tempo al tempo e vedremo tanti ETF avere in cassa... altri ETF. E questi ETF del mondo crypto - che saranno 2 per ora - finiranno per entrare in tanti ETF... a paniere. Sarà un circolo virtuoso che li renderà sempre più appetibili.
Occhio alle offerte
Quasi tutti i gestori arriveranno in borsa con dei forti sconti.
Sono promozioni che aiuteranno a raccogliere ulteriore capitale e a lanciare prodotti che a nostro avviso potrebbero tranquillamente valere il 20% di quanto ha già raccolto Bitcoin con i suoi ETF.
Articolo ben fatto come sempre, rimane l'incognita su come influirà sul prezzo di Ethereum nel breve e nel medio periodo.