Bitcoin ETF Spot sbarca in borsa
Al via le contrattazioni da oggi, 11 gennaio 2024. Cosa cambia per Bitcoin, cosa cambia per tutti noi
Caro investitore,
Il numero di oggi, 11 gennaio 2024, non può che aprirsi con la notizia del decennio per Bitcoin, almeno in versione di asset finanziario.
Quando in Italia erano circa le 22:00 del 10 gennaio, suo malgrado Gary Gensler ha annunciato l'approvazione di 11 prodotti ETF Spot, tutti quelli in attesa fatta eccezione per Pando, relativamente piccola società di gestione arrivata in ritardo alla partenza della corsa.
Quando riceverai questo nuovo numero del Magazine, tutti e 11 gli ETF approvati saranno già in trading da quasi 2 ore, con l'avvio delle contrattazioni che appare come molto promettente.
Sì, una nuova fase per Bitcoin - in senso finanziario - che ha avuto diversi retroscena e che andrà spiegata, su questo numero, edizione speciale dedicata al lungo percorso di approvazione.
Un lungo percorso di approvazione che avevate iniziato con noi a luglio, quando avevamo intervistato sul tema Eric Balchunas di Bloomberg, diventato nel frattempo una rockstar del mondo degli ETF.
Gary Gensler accetta, ma senza entusiasmi
Gary Gensler è stato il voto decisivo per l'approvazione dell'ETF. I 5 commissari deputati alla votazione si sono divisi in tre per il sì e due per il no, con il voto del super-commissario che è risultato pertanto decisivo.
Gary Gensler però ci ha tenuto a rendere pubblica la sua posizione, in un lungo comunicato che ricorda al pubblico come Bitcoin possa essere sì moneta, ma principalmente di malaffare.
E se proprio vogliamo chiamarla materia prima, dovremmo ricordarci che le altre, anche quelle metalliche, hanno in realtà un utilizzo pratico. Bitcoin no.
onostante siamo neutri sul merito, voglio sottolineare che i sottostanti degli ETP sulle commodities metalliche hanno utilizzi da parte dei consumatori e industriali, mentre in contrasto Bitcoin è uno asset speculativo e volatile che è anche utilizzato per attività illecite incluso il ransomware, il riciclaggio di denaro, l'evasione di sanzioni e il finanziamento del terrorismo.
Nonostante abbiamo approvato il listing e il trading di certi ETP Bitcoin Spot oggi, non approviamo né sosteniamo BItcoin. Gli investitori dovrebbero rimanere cauti riguardo la miriade di rischi associati con Bitcoin e i prodotti il cui valore è legato alle crypto.
Neutri sul merito, ma non senza togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Senza l'intervento - si legge nel comunicato di Gensler - delle corti che hanno dato ragione a Grayscale, lui si sarebbe messo di traverso.
La buona notizia è che da oggi possiamo pienamente disinteressarci del pensiero di Gary Gensler.
Negli USA
La questione che non è passata, almeno a leggerla da due specifici angoli, è quella che riguarda la geografia.
Gli ETF sono nati negli USA e sono principalmente per quel mercato. L'accesso è molto difficile dall'Europa, così come è molto difficile scambiarli anche per questioni di orario, almeno per le persone che conducono una vita normale.
Non è un male: gli Stati Uniti sono la più importante economia del mondo, dove si trovano i maggiori mercati del mondo e la maggiore liquidità.
Si tratta anche di un pubblico diverso, finanziariamente più istruito e più aperto agli ETF in generale, non soltanto a quelli che riguardano Bitcoin.
Qualcuno proverà a fare trading o a investire sul lungo periodo su questi strumenti anche dall'Italia. Non possiamo che ricordarvi che esistono strumenti analoghi anche in Europa e che è difficile che il gioco valga la candela.
Buona partenza, ma il cavallo buono si vedrà all'arrivo
Gli scambi sono partiti a buon ritmo, per quanto forse un po' lontani dai volumi assolutamente bombastici che qualcuno si aspettava. Anche qui, parliamo soltanto delle prime ore di trading, che saranno sì importanti, ma che al tempo stesso ci diranno ben poco dell'effettiva portata del fenomeno.
I grandi, quelli veri, dovranno essere convinti da un intero esercito di promotori finanziari, e ci vorrà probabilmente del tempo.
Per quanto ci piacerebbe offrirvi un outlook più sul pezzo, i tempi non sono ancora maturi. Bitcoin ha risposto in modo positivo alle prime 2 ore di contrattazione e questo, per ora, è quello che conta.
Un Bitcoin a metà
Almeno per chi non lo ritiene un asset finanziario come gli altri. Per quanto in molti, quasi tutti dei nostri lettori si saranno avvicinati a Bitcoin per i ritorni incredibili che ha offerto in passato, si tratta pur sempre di una valuta molto particolare, che incorpora delle libertà che le altre valute non consentono, o potenzialmente potrebbero non più consentire.
Bitcoin non è soltanto un asset: è un intero sistema monetario che è stato pensato anche per essere speso e per essere utilizzato. E di questo negli ETF non vi è traccia.
Non siamo però di quelli che vi ammorberanno con delle lunghe omelie sul quanto sia sbagliato comprare l'ETF, che si tratti di questi USA oppure di quelli sui mercati europei. Va però fatta qualche considerazione, anche per capire cosa compriamo quando acquistiamo un ETF.
Custodia
L'aspetto più rilevante è la custodia. Per chi non ha interesse a detenere veri Bitcoin, non c'è bisogno di preoccuparsi della custodia, con gli ETF.
Della custodia si occupano infatti i gestori, che li consegnano a società specializzate. La cosa è comoda, soprattutto ai prezzi risicati al quale vengono proposti questi prodotti. La lotta senza quartiere tra i gestori ha già portato le commissioni su livelli estremamente bassi. E probabilmente scenderanno di nuovo.
Trading a basso costo
Se hai un buon conto titoli, scambiare gli ETF costa davvero poco. Costa meno che farlo sugli exchange, per quanto con qualche limitazione, inclusi gli orari ridotti del trading.
Bitcoin di carta?
Ad esserci, in cassa, ci sono. E non ti fidare di chi dice il contrario. Le custodie degli ETF di qualunque tipo sono sottoposte a controlli assai rigidi e non si ricorda a memoria d'uomo una truffa di questo tipo.
Detto questo, non avrai certamente il vero Bitcoin, ed è qualcosa sul quale ti invitiamo, per l'ennesima volta, a riflettere qualche minuto.
Convertibilità
Non potrai essere tu, almeno con i prodotti che sono stati approvati negli USA, a ottenere Bitcoin in cambio delle quote. Al massimo potrai rivenderle per ottenere dollari (che poi, per carità, potrai utilizzare per acquistare la qualunque, anche altri Bitcoin).
È un'esperienza limitata al piano finanziario, che non sarà certamente lo sterco del demonio, ma che è parziale rispetto a tutto quello che Bitcoin ha da offrire.
E ora?
E ora ci sarà un lungo periodo che vedrà un afflusso di capitali verso Bitcoin tramite questi prodotti. Sarà un periodo relativamente lungo e che dovrà essere valutato con il senno di poi.
Quello che ci preme ricordare è che a 15 anni dalla nascita di Bitcoin, nessuno si sarebbe immaginato una cosa del genere, qualunque sia il senso che vorrete attribuire a questa nostra conclusione.