Arresto di Pavel Durov: per TON è tutto finito?
Oltre alle sorti di Pavel Durov, preoccupano anche quelle di $TON
Caro investitore,
La notizia dell'arresto di Pavel Durov, re di Telegram, ha dei legami relativamente profondi anche con il mondo crypto. Questo perché il social network / servizio di messaggistica ha lanciato ormai da tempo The Open Network, blockchain layer 1 che ha già riscosso un enorme successo.
Nel momento in cui scriviamo - e nonostante le vicende dell'ultima settimana - $TON, la criptovaluta di The Open Network, rimane in top 10 di capitalizzazione. Un risultato ottenuto rapidamente e che altrettanto rapidamente - almeno secondo i più preoccupati - potrebbe svanire.
È un network - nei limiti - indipendente. Le preoccupazioni sul suo futuro sono più che giustificate ed è il motivo per il quale abbiamo deciso di dedicare questo numero del Magazine settimanale agli eventuali problemi di TON in seguito alla vicenda Durov. Prima di entrare nel dettaglio della questione, che riprenderemo più avanti anche sul nostro sito, una breve premessa: la situazione Durov è complicata. E ogni tipo di conclusione tratta ora non sarà definitiva. Quello che ci interessa è andare a individuare i possibili scenari.
Pavel Durov: la questione si trascinerà a lungo
Con ogni probabilità il caso Pavel Durov si trascinerà a lungo. A meno di accordo in tempi brevissimi - che data la gravità delle accuse per il momento sembrerebbe da escludersi - potremmo trascinarci dietro la questione per mesi, se non per anni.
Le alternative sono due, per quanto tagliate con l'accetta: accordo con il governo francese, possibilità di Telegram di continuare a operare senza problemi; Pavel Durov in carcere a lungo e problemi per la sopravvivenza di Telegram.
Dalla prima, scusateci se complichiamo ulteriormente la questione, può discenderne un'altra, che in realtà sta già iniziando a prendere forma: le accuse francesi saranno di spunto per tante altre giurisdizioni, che proveranno ad assaltare Telegram in contemporanea. Qualcuna si è già mossa (Indonesia) e tante altre potrebbero farlo a breve (l'UE ha lanciato un inchiesta sul numero effettivo di utenti, ma per ora se ne sa poco).
C'è dunque una soluzione via di mezzo, che però per Telegram sarebbe altrettanto negativa. Immaginiamo uno scenario dove Telegram viene proibito in diversi paesi con una popolazione consistente. Per quanto si potrebbe comunque accedere (VPN, web), gli ostacoli sarebbero molti e il numero di utenti complessivo finirebbe per risentirne. Questa eventuale situazione potrebbe avere dei riflessi anche sull'appetibilità di TON.
TON è indipendente, ma...
Tecnicamente e tecnologicamente TON è 100% indipendente da Telegram. Il network infatti continua a funzionare come se nulla fosse accaduto. Ci sono stati due stop - invero curiosi - che però sono da ricondursi a problemi tecnici durante il lancio di $DOGS, un attesissimo token-meme che è soltanto l'ennesimo dei successi nati in casa TON (ma indipendenti dal progetto principale).
Ci sono centinaia di validatori in giro per il mondo, che tengono in piedi il progetto. E anche lo sviluppo è ormai affidato a un'entità che almeno sulla carta è completamente separata da Telegram.
Questo però non vuol dire che il legame tra Telegram e TON non esista. E non vuol dire neanche che non sia vitale per il funzionamento e il successo del progetto. Ci sono tutta una serie di motivi che rendono il legame vitale, da cordone ombelicale. Il che vuol dire che problemi grossi per Telegram potrebbero voler dire problemi altrettanto grossi per TON.
1 miliardo (o quasi) di utenti
Sono nati negli ultimi anni decine se non centinaia di network simili a TON. Sul piano tecnologico c'è poco che contraddistingue The Open Network dal resto della brigata crypto.
Ciò che ha fatto differenza è l'enorme bacino di utenti ai quali possono essere offerti servizi che poi sono legati a TON.
NOT
È stato il primo meme di grande successo del network TON. Ha avuto successo perché nato in ambito Telegram e perché sono in tanti che sono potuti arrivare sul progetto, perché già dentro... Telegram.
DOGS
Ibidem. Difficilmente DOGS avrebbe potuto avere il successo che ha avuto senza l'enorme bacino di utenti che soltanto Telegram oggi può offrire.
Partnership con Tether
Tether è arrivato su TON prima che su altri network altrettanto rilevanti. Questo perché il gruppo guidato da Paolo Ardoino, che ha già in gestione quasi 200 miliardi di dollari con la sua stablecoin USDT, ha fiutato l'affare. Un pubblico enorme, dotato di wallet che è già integrato nell'App, che fa gola anche ai veri giganti del mondo crypto.
Wallet TON
È già integrato nelle App di Telegram. Il che vuol dire che quasi un miliardo di utenti Telegram sono ad un tap di distanza dall'avere tutto ciò che serve per interagire con TON.
Tutte le questioni di cui sopra non sarebbero mai esistite senza Telegram. E per quanto il trampolino di lancio sia stato ormai in larga parte percorso, sarebbe da stolti credere che un'eventuale chiusura o riduzione della portata globale di Telegram non abbia effetti su $TON.
TON relativamente tranquillo sui mercati
Quello che sconfessa un po' la nostra narrazione di simbiosi tra TON e Telegram è la performance sul mercato di $TON, che ieri non ha reagito alla formulazione ufficiale delle (gravi) accuse contro Pavel Durov.
I mercati stanno scommettendo su problemi che potranno essere superati da parte di Pavel Durov. E ci scommettiamo, per ora, anche noi. Rimarrà però una situazione da continuare a analizzare nei prossimi mesi.